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24TimeZones.com Orologio mondiale
I fusi orari sono zone della Terra che hanno la stessa ora esatta. Precedentemente alla loro adozione, nelle varie zone della Terra si usava l'ora solare locale (media o vera), che produceva un orario leggermente differente da città a città. I fusi orari rettificarono parzialmente il problema, impostando gli orologi di una regione sull'ora solare media del meridiano centrale del fuso in cui la zona ricade.
Considerando la Terra come sferica, e considerando che la rotazione terrestre si compie in 24 ore, dividendo i 360° della rotazione per 24 si può immaginare la superficie sferica divisa in 24 "spicchi" di 15° l'uno, che vengono quindi percorsi in un'ora ciascuno. A questi spicchi si dà il nome di fusi orari, e si assume per convenzione che in tutto il fuso ci sia l'ora del meridiano centrale ad esso, quello che taglia il fuso esattamente a metà. I fusi orari sono perciò centrati sui meridiani con longitudine multipla di 15°; i confini delle zone di fuso orario risultano però irregolari, in quanto seguono solitamente i confini delle nazioni.
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Il tempo coordinato universale, conosciuto anche come tempo civile e abbreviato con l'acronimo UTC (compromesso tra l'inglese Coordinated Universal Time e il francese Temps universel coordonné), è il fuso orario di riferimento da cui sono calcolati tutti gli altri fusi orari del mondo. Esso è derivato (e coincide a meno di approssimazioni infinitesimali) dal tempo medio di Greenwich (in inglese Greenwich Mean Time, GMT), e perciò talvolta è ancora chiamato GMT. Il nuovo nome è stato coniato per non dover menzionare una specifica località in uno standard internazionale. L'UTC si basa su misurazioni condotte da orologi atomici invece che su fenomeni celesti come il GMT.
"UTC" non è una vera abbreviazione: è una variante di tempo universale, abbreviato in UT, e modificato con C (per "coordinato") come suffisso, per rafforzare l'idea che è quello adottato da tutti e per poter avere una codifica a 3 caratteri in modo da seguire lo standard per le indicazioni dei fusi orari (e.g.: CET per Central European Time in Europa, EST per Eastern Standard Time negli USA, etc).
In Italia quando è in vigore l'ora solare si usa l'orario CET che è pari a UTC +1 ora, mentre quando è in vigore l'ora legale si usa l'orario CEST che è pari a UTC +2 ore. Si noti, infine, che i fusi orari coincidono con l'ora invernale locale (detta anche ora solare) e non cambiano con l'ora legale.
L'ora legale è la convenzione di avanzare di un'ora le lancette degli orologi durante il periodo estivo, in modo da aumentare la luce solare nel tardo pomeriggio a scapito del primo mattino. Tipicamente, lo spostamento in avanti avviene all'inizio della primavera, per essere annullato durante l'autunno. Di contro, l'orario di base usato da ogni paese, quando l'orario coincide con quello del fuso orario di riferimento, prende il nome di «ora solare» o «ora civile convenzionale». In alcuni paesi l'ora solare di fatto è sospesa, valendo l'ora legale per tutto l'anno. C'è da osservare che la terminologia usata negli altri paesi è più diretta, riferendosi al periodo estivo, ovvero «orario estivo». Una denominazione meglio accurata, imitando quella americana, è quella di «orario di risparmio della luce diurna» («daylight saving time»), ove viene tralasciato il riferimento estivo.
Lo scopo dell'ora legale è quello di produrre un risparmio energetico dovuto al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. L'ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre ad un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "sprecate" a causa delle abitudini di orario. Considerando ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7, d'estate con l'ora legale essa guadagna un'ora di luce alla sera, quando è sveglia, mentre non utilizzerebbe comunque l'ora persa al mattino, perché dorme. Di conseguenza utilizza l'illuminazione elettrica per un'ora in meno. D'inverno, invece, il sole sorge dopo le 7 e quindi l'ora persa al mattino compensa quella guadagnata alla sera, quindi non vi è nessun vantaggio (ma neanche uno svantaggio). Da un sondaggio condotto dal Codacons risulta che gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all'ora legale. La stessa inchiesta ha tuttavia rilevato che la maggior parte degli intervistati è a favore dell'abolizione dell'ora solare. Questa soluzione comporterebbe l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, che non permetterebbe un risparmio energetico durante l'inverno ma eliminerebbe il cambio dell'ora.
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